Cos’è una fattoria didattica

Definizione, obiettivi e perchè è così importante.

image

Quando è didattica

Come capire se è didattica, la Qualifica.

image

Diventare fattoria didattica

Procedure ed accreditamento.

image

Fattorie didattiche in Italia

Quante sono e dove in Italia.

image

Cos’è una Fattoria didattica

Definizione, obiettivi e perchè è così importante.

image

Cos’è una Fattoria didattica

Definizione, obiettivi e perchè è così importante.

Definizione

La FATTORIA DIDATTICA, amatissima dalle famiglie e dalle scolaresche, è un’azienda agricola che organizza ATTIVITÀ EDUCATIVE DI TIPO ATTIVO, dedicate principalmente ai bambini e ai ragazzi.

Queste attività, integrative ma secondarie rispetto a quelle produttive tipiche delle aziende agricole e/o agrituristiche, sono organizzate in laboratori tenuti da personale specializzato che ha il compito di guidare gli ospiti alla scoperta del mondo rurale. L’azienda resta una realtà produttiva a tutti gli effetti, la didattica è un’integrazione alle normali attività svolte.

“La fattoria didattica si fonda sul bisogno di agricoltura della nostra società, offre una risposta pratica, gradevole e culturalmente alta all’esigenza di ritrovare le nostre radici. (Carlo Hausmann)”

trebbiatrice_fattoria_didattica

↑Trebbiatrice al lavoro in fattoria – Fonte: Depositphotos .

Gli obiettivi della fattoria didattica

La fattoria didattica, da intendersi come una sorta di anello di giunzione tra il mondo urbano e quello agreste, è un’azienda agricola educativa che ha lo scopo di far conoscere ai visitatori le attività svolte in fattoria, come la semina o la raccolta dei prodotti ortofrutticoli e la preparazione delle bontà tipiche del territorio, ma anche di condurli alla riscoperta degli antichi mestieri e tradizioni. Il tutto attraverso l’esperienza diretta e la metodologia learning by doing, secondo la quale la migliore strategia per imparare è fare. La tecnica dell’imparare facendo, che è appunto il principio base che si applica nella didattica in fattoria, unitamente allo strumento dell’outdoor education, con l’ambiente esterno inteso come spazio di formazione, aiuta a stimolare la capacità di apprendimento di bambini e ragazzi anche su temi importanti e attuali come la tutela dell’ambiente e l’educazione alimentare

Di conseguenza, la fattoria didattica non può che essere un’azienda agricola ecocompatibile con processi produttivi eco-friendly che, in quanto tali, non hanno un impatto negativo sull’ambiente e sull’ecosistema circostante. Essendo un luogo di incontro, formazione ed emozione, la fattoria didattica può essere considerata una vera e propria scuola di vita.

L’OBIETTIVO PRINCIPALE della fattoria didattica è quello di DIFFONDERE LA CONOSCENZA sulle attività svolte in fattoria, coinvolgendo gli ospiti (bambini, ragazzi e anche adulti) nella realizzazione di un “PRODOTTO” tipico o in altre ATTIVITÀ AGRICOLE, come la semina e/o la raccolta dei prodotti ortofrutticoli.

L’importanza della fattoria didattica

L’apprendimento esperienziale, il contatto con animali e piante nel loro ambiente naturale ma soprattutto l’incontro tra due mondi, quello contadino da un lato e quello urbano della stragrande maggioranza dei visitatori dall’altro, lasciano ricordi, emozioni e una conoscenza tale da indurre un cambiamento reciproco. Inoltre, trattandosi di un’attività aperta ai visitatori, la fattoria didattica deve essere accogliente e attrezzata, quindi avere un luogo coperto, pulito e dotato di tutti i servizi dove accogliere famiglie o scolaresche e svolgere le attività in ogni periodo dell’anno.

Le fattorie didattiche CREANO CONTATTI TRA MONDO URBANO E RURALE. Diffondono nelle nuove generazioni e nella società tradizioni e usanze della CULTURA CONTADINA. Ancor più importante, le fattorie didattiche valorizzano i mestieri e la manualità artigianale con l’ESPERIENZA DIRETTA.

La valenza educativa del progetto e la possibilità di riqualificare le attività agricole come FONTE DI REDDITO complementare e strumento di marketing contribuiscono alla sempre maggiore popolarità dell’iniziativa in Italia e nel mondo.

caprette_fattoria_didattica

↑Bambina con in braccio una capretta in una fattoria didattica – Fonte: Depositphotos .

Funzioni della fattoria didattica

Il Decreto legislativo 228 del 18 maggio 2001, “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo”, indica le attività ricreative e didattiche che mirano a una migliore conoscenza del territorio tra le attività multifunzionali dell’imprenditore agricolo.

La modernità, l’urbanizzazione e l’industrializzazione ci hanno resi poco attenti alle attività delle campagne, ai prodotti locali e alle trasformazioni che questi devono subire prima di arrivare al supermercato e poi alla nostra tavola.Le fattorie didattiche rappresentano il luogo ideale in cui osservare di persona la natura e il lavoro agricolo.

Con la guida di operatori qualificati, adulti e bambini imparano a conoscere meglio l’ambiente rurale, le piante, gli animali e i prodotti della terra. Si cimentano in attività agricole tipiche e in antichi mestieri.

Fattoria didattica in sicurezza

Altra caratteristica imprescindibile di ogni fattoria didattica è la sicurezza, pertanto l’azienda deve rispettare scrupolosamente le norme igienico sanitarie e di sicurezza stabilite per le attività di questo tipo, quindi deve essere dotata di limitazioni di accesso o segnali di pericolo dove opportuno, sottoscrivere un’assicurazione della responsabilità civile che comprenda i rischi di intossicazione alimentare, eccetera.

Quando è didattica

Come capire se è didattica, la Qualifica.

image

Avere gli animali da mostrare ai bambini o svolgere un laboratorio di biscotti nella cucina dell’agriturismo NON fa di un’azienda agricola una fattoria didattica.

Per diventare tale, infatti, l’azienda agricola deve rispettare una serie di regole e parametri stabiliti dalla regione di appartenenza e contenuti all’interno di un documento chiamato CARTA DELLA QUALITÀ. In sostanza un’attività agricola per essere accreditata come fattoria didattica deve soddisfare specifici requisiti strutturali, produttivi, organizzativi e formativi, quindi avere i giusti spazi per l’accoglienza e la didattica, utilizzare metodi produttivi tradizionali biologici o a basso impatto ambientale, garantire il rispetto delle norme di sicurezza e, soprattutto, formare gli operatori che dovranno seguire uno specifico corso di formazione.

Per quanto riguarda invece la proposta educativa, vige semplicemente la regola di applicare la formula del “learning by doing” propria della didattica attiva. Attraverso una serie di laboratori basati su attività pratiche o esperienze dirette, i bambini, i ragazzi e anche gli adulti poco avvezzi alla vita di campagna partecipano attivamente alle classiche mansioni del mondo contadino, concretando il loro sapere sul campo. L’attività didattica varia in base alla posizione geografica dell’azienda agricola, pertanto i laboratori di una fattoria didattica di montagna saranno, in parte o del tutto, differenti rispetto a quelli invece proposti da un’altra dislocata a pochi passi dal mare.

La QUALIFICA DI FATTORIA DIDATTICA è conferita dalle singole amministrazioni regionali (talvolta anche dalle singole provincie), sulla base del RISPETTO DI ALCUNI PARAMETRI, definiti da un documento che è chiamato “CARTA DELLA QUALITÀ”. Gli operatori che vengono a contatto con i visitatori e preparano le lezioni e le attività devono aver frequentato corsi abilitanti per l’animazione didattica in fattoria.

VEDI LA CARTA DI QUALITÀ DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE

Diventare fattoria didattica

Procedure ed accreditamento.

image

Come già anticipato, per diventare fattoria didattica l’azienda agricola deve avere un processo di produzione ecocompatibile, una struttura ricettiva adeguata all’accoglienza dei visitatori e rispettare le norme di sicurezza previste per un’attività di questo tipo, quindi possedere anche un’assicurazione della responsabilità civile che copra eventuali rischi e avere un personale addestrato al primo soccorso. Inoltre l’imprenditore agricolo e/o i dipendenti dell’azienda preposti all’attività didattica in fattoria devono partecipare a un corso di formazione per prepararsi ad accogliere al meglio gli ospiti, specialmente i più piccoli.

Esempio fattoria didattica certificata

↑Esempio di fattoria didattica certificata – Fonte: Depositphotos

Le aziende agricole, in assenza dell’attestato di frequenza dei corsi formativi approvati dalla regione di appartenenza, non possono essere riconosciute come fattorie didattiche, pertanto vige l’obbligo di parteciparvi. Sebbene l’iter per diventare fattoria didattica vari da regione a regione, in linea di massima è necessario fare richiesta all’amministrazione regionale e dimostrare di rispettare tutte le regole sancite nella “Carta della Qualità”, un documento che definisce una serie di parametri che le aziende agricole devono rispettare per essere riconosciute come fattorie didattiche. Inoltre è richiesta massima onestà, infatti ogni azienda deve presentare un’offerta formativa inerente alle sue peculiarità produttive. 

Per intenderci, realizzare un percorso didattico centrato sulla produzione del riso e sull’ecosistema risaia avrebbe senso in un’azienda agricola della Pianura Padana, mentre sarebbe completamente inopportuno in una di alta montagna. Più nello specifico il percorso didattico, oltre a essere coerente con l’orientamento produttivo dell’azienda, deve essere preciso, ad hoc, poiché destinato a una clientela che spesso non ha idea di cosa significhi vivere in campagna e, di conseguenza, necessitante di personale competente ed esperto in grado di spiegare le varie tappe del percorso produttivo e della vita in fattoria.

L’Iter e tutta la prassi burocratica per trasformare la propria azienda agricola in FATTORIA DIDATTICA ACCREDITATA dipende dalla Regione di appartenenza.

VEDI L’ITER DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE

Quanto detto finora prova che diventare fattoria didattica è più difficile di come si può pensare, specialmente dal punto di vista organizzativo. Per fornire un buon servizio ai visitatori, infatti, è necessario avere grande esperienza nel settore agricolo, organizzare ogni aspetto nel dettaglio e soprattutto avere una struttura adeguata per questo tipo di attività. Per prima cosa occorre avere un ampio terreno, estremamente curato, con una parte dedicata all’agricoltura, un’altra agli animali e un’altra ancora all’accoglienza degli ospiti o alla didattica al chiuso. In secondo luogo l’intera struttura deve rispettare specifiche norme di sicurezza e quindi essere dotata di:

  • steccati per delimitare i confini della proprietà;
  • recinti da destinare agli animali, che devono essere realizzati in modo impeccabile, e cancelli per evitarne la fuga;
  • percorsi sicuri per camminare;
  • strade con un’adeguata segnaletica;
  • segnali informativi per le zone vietate al pubblico e altri con indicate le norme di sicurezza e di condotta.

Inoltre la fattoria didattica deve avere un ambiente adibito ai servizi igienici, pulito e ben attrezzato, un’area per il parcheggio e una zona ristoro da destinare ai visitatori. L’area campeggio e/o un fabbricato da adibire a uso agrituristico con camere e servizio di ristorazione sono invece zone accessorie che, se presenti, renderebbero l’attività non solo più completa ma anche redditizia.

Fattorie didattiche in Italia

Quante sono e dove in Italia.

image

Di fattorie didattiche in Italia si è iniziato a parlare verso la metà degli anni Novanta e ad oggi quelle accreditate in tutto il Paese sono circa 3.200, la maggior parte delle quali in Campania, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Lombardia. Sebbene non esista un gruppo di coordinamento nazionale di questa categoria, tantissime aziende agricole accreditate partecipano a una rete organizzata di fattorie didattiche, in genere promosse da enti pubblici o consorzi agrituristici, che propongono un proprio progetto didattico oppure sostengono le singole aziende con iniziative specifiche. Tuttavia, la mancanza di un coordinamento nazionale fa registrare una situazione estremamente diversificata da regione a regione, anche perché non tutte le regioni italiane possono contare sulla, già menzionata, “Carta della Qualità” che con i suoi standard specifici sulla sicurezza, la formazione degli operatori e l’affidabilità del percorso didattico definisce una chiara linea da seguire. E questo è un peccato perché oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la tutela del patrimonio culturale agricolo e la salvaguardia dell’ambiente, le fattorie didattiche sono una vera e propria scuola di vita per bambini e ragazzi che attraverso il metodo educativo dell’imparare facendo scoprono un nuovo modo per assimilare le conoscenze, elaborando attivamente le idee e lasciando da parte le semplici nozioni.

Fattorie didattiche in Europa

Nonostante l’Italia vanti territori e paesaggi ideali per creare una fattoria didattica, molti aspiranti imprenditori agricoli, chi per questioni burocratiche, chi per risparmiare, chi per spirito di avventura, sono sempre più tentati dall’estero. I paesi europei più interessanti specialmente dal punto di vista dei costi, senz’altro ridotti rispetto a quelli che andrebbero invece sostenuti in Italia, sono quelli dell’est, primi fra tutti la vicina Slovenia e la Romania. Ma sono gettonatissimi anche il Regno Unito, il cui ente di riferimento è la National Farmer’s Union, la Francia e la Germania. Tuttavia, ciò che conta all’estero come pure in Italia è l’esperienza e la professionalità, pertanto prima di aprire una fattoria didattica è buona regola conoscere direttamente il mondo agropastorale e farsi le ossa sul campo.